Vito Riccardi

L'ANIMA NELL'ARTE

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Ho scoperto che potevo dire cose con colori e forme, che non potevo dire in nessun altro modo, cose per le quali non avevo parole.

Georgia O’Keeffe

Virgil Oldman è il protagonista de La migliore offerta, un giallo di Giuseppe Tornatore del 2013. Virgil è un battitore d’aste timido e introverso che colleziona ritratti femminili.
Quando Virgil porta Claire, la donna di cui si è innamorato, nella sua stanza segreta e le mostra i quadri raffiguranti donne di ogni epoca, le dice “Le ho amate tutte. E loro hanno amato me. Mi hanno insegnato ad attenderti.”
I ritratti femminili di Vito Riccardi fanno tornare in mente questa scena del film.

Nella rappresentazione della donna l’uomo esorcizza la paura del contatto reale con l’altro da sé. La donna attrae e, al tempo stesso, fa paura. A cominciare dall’arte antica fino alla più recente produzione artistica esistono moltissimi ritratti femminili che in qualche modo sono testimoni dell’evoluzione del ruolo delle donne nei secoli.

Dalle madonne con bambino in cui la donna era vista solo come vergine e madre, alla donna angelicata,alla sensualità pudica della Venere del Botticelli, fino al mistero del sorriso della Gioconda, alla trasgressione punita delle estasi della Lucrezia di Guido Reni, fino a Giuditta la femme fatale crudele e seduttrice di Gustav Klimt. Più recentemente, le donne sono state rappresentate come donne oggetto, vittime della serialità nella società dei consumi americana, come la M-Maybe di Roy Lichtenstein e la Orange Marilyn di Andy Warhol.

L’uomo ha sognato le donne in mille diverse maniere. E quando le donne non hanno corrisposto quei sogni hanno trovato spesso un nemico.